Orticaria psicosomatica: quando l'osteopatia libera il corpo dalla rabbia ereditaria

Fastidiosa l’orticaria, non trovi? Compare sempre all'improvviso, con i suoi pomfi pruriginosi e, quando i test allergologici non forniscono risposte definitive, la situazione diventa frustrante perché è proprio in quel momento che sposti la tua attenzione dal sintomo ad un un territorio più complesso: quello della psicosomatica.

Non si tratta di "immaginazione", ma della profonda interazione tra mente e corpo. Il sistema nervoso, immunitario e cutaneo sono collegati da un asse bidirezionale. Quando le emozioni intense e non espresse — come la rabbia, la frustrazione o il senso di ingiustizia — vengono soppresse, il corpo le registra e la pelle diventa l'organo che "parla".

Il linguaggio della pelle: orticaria e il blocco emotivo

Nella medicina olistica, l'orticaria e gli sfoghi cutanei sono spesso un segnale che l'individuo si sente "esasperato" da una situazione o un conflitto che non riesce più a tollerare o ad esprimere. L'emozione primaria che emerge è quasi sempre la rabbia, che però non è diretta verso l'esterno, ma trattenuta e rivolta verso sé stessi.

L'esperienza clinica dimostra che la rabbia che si manifesta sulla pelle ha spesso origini antiche, radicate nei modelli familiari dell'infanzia. Un bambino, per farsi amare o per sentirsi riconosciuto, può assimilare inconsciamente i tratti emotivi negativi di una figura di riferimento.

Questo meccanismo inconscio porta l'adulto a manifestare fisicamente una rabbia che non sente come propria, ma che ha adottato per amore o per senso di appartenenza. L'orticaria compare quando l'adulto si trova in situazioni che riattivano quel vecchio schema, trasformando il conflitto emotivo in una reazione fisica immediata.

La comparsa del sintomo, anche e soprattutto in solitudine poi, è la prova che il trigger non è esterno, ma risiede nel dialogo interno e nel meccanismo automatico (il loop psicosomatico) innescato dalla memoria emotiva.

Per approfondire come si lavora sul corpo ed emozioni, visita la pagina dedicata ai trattamenti

L'integrazione terapeutica: osteopatia e sogno risvegliato guidato

Per rompere questo circolo vizioso, è fondamentale un intervento che non si limiti al sollievo sintomatico, ma che lavori sulla duplice azione: quella fisica e quella emotiva.

L'emozione intensa non risolta si "fissa" nel corpo e altera la fisiologia dei tessuti e degli organi. La rabbia, in particolare, influenza organi come il fegato e le strutture muscolari (es. il diaframma), aumentando la tensione generale e squilibrando il sistema nervoso autonomo

È importante comprendere che la relazione tra un organo interno e una manifestazione cutanea non è casuale. Ciò è spiegato dal riflesso viscero-cutaneo: i nervi che regolano gli organi interni (i visceri) condividono le stesse vie nervose con specifiche aree della pelle. Quando un organo, come l'intestino o il fegato, è sotto stress o tensione emotiva (spesso associata alla rabbia ma anche ad ansia e stress), il segnale di disagio viene "proiettato" dal sistema nervoso sulla zona cutanea corrispondente. In questo senso, la pelle diventa lo schermo su cui si manifesta l'allarme viscerale o emotivo.

Il lavoro osteopatico si concentra su:

  • Rilascio delle fasce e dei tessuti: L'osteopata individua e rilascia i punti di tensione dove la memoria emotiva è incisa, specialmente nelle aree di maggiore somatizzazione.

  • Riequilibrio del sistema nervoso autonomo: Attraverso tecniche cranio-sacrali si aiuta il corpo a uscire dallo stato di allarme per entrare in uno stato di riposo e auto-riparazione.

  • Scarico fisico: Si facilita lo "scarico" della tensione, permettendo al corpo di elaborare fisicamente l'emozione trattenuta riducendo l’infiammazione.

Un altro passo da compiere è quello di rendere consapevole l’inconscio. Il sogno risvegliato guidato è una tecnica di visualizzazione che, in uno stato di rilassamento vigile, permette di accedere al profondo. Questo strumento è cruciale per la psicosomatica, perché consente di:

  • Identificare il trigger: Vedere in modo simbolico la situazione o la figura che innesca la reazione.

  • Spezzare il condizionamento: Prendere coscienza che lo schema emotivo assimilato (la rabbia per amore) non è più utile. Questo atto di consapevolezza rompe l'automatismo.

L'integrazione di queste due discipline accelera il processo di guarigione in quanto si prepara il corpo al rilascio e attraverso la tecnica del sogno risvegliato si fornisce alla mente la consapevolezza necessaria per non ricreare più quel blocco.

Hai riconosciuto un tuo schema emotivo? Il benessere inizia con la consapevolezza.

L’orticaria, come altri sfoghi sulla pelle possono essere il campanello d’allarme di un disagio  più profondo che non trova risposta nella medicina tradizionale, è il momento di un approccio che veda te e la tua storia nella sua totalità.

Non trattiamo il sintomo, ma la persona.

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Esercizi pratici quotidiani per disattivare l'automaticità

Il lavoro di sblocco non si ferma alla seduta. Ecco quattro pratiche concrete che puoi adottare quotidianamente per allenare l'ascolto e la sicurezza interiore, disattivando il loop psicosomatico da stress.

Riconosci il sintomo 

Invece di ignorare il prurito, utilizzalo come segnale.

  • Quando emerge: Appena senti il prurito o vedi lo sfogo, fermati.

  • Registra il contesto: Scrivi dove si manifesta, a che ora, e, soprattutto, cosa è successo nell'ultima ora (un pensiero, una conversazione, un ricordo).

  • Nomina l'emozione: Dai un nome a quello che provi (frustrazione, sensazione di non essere visto, bisogno di controllo). Non giudicare l'emozione, osservala.

Ancoraggio al respiro e rassicurazione

Quando sei sotto stress, il respiro è corto. Rassicura il tuo sistema nervoso.

  • Siediti o sdraiati in un luogo tranquillo. Chiudi gli occhi.

  • Esegui respiri diaframmatici lenti (l'addome si gonfia inspirando, si sgonfia espirando).

  • Mentre espiri, ripeti un'affermazione di sicurezza: "Sono al sicuro, sono in pace, questo si risolve." La rassicurazione verbale calma l'amigdala (il centro della paura nel cervello).

Solitudine intenzionale e ascolto profondo

Ritagliati 15 minuti di tempo non distratto (es. una tisana, una passeggiata senza cuffie).

L'obiettivo non è risolvere, ma "stare con sé". Se emerge la rabbia, non agire; lascia che l'emozione sia lì. Questo allena la tua capacità di tolleranza emotiva.

Sciogliere i blocchi emotivi che ti portano ad avere l'orticaria psicosomatica è un viaggio verso la profonda consapevolezza di sé. Inizia ascoltando la pelle, ma preparati a guarire la mente e il corpo.

Il tuo corpo è incredibilmente intelligente e ti sta chiedendo di rompere un vecchio schema.

Non aspettare che il sintomo diventi cronico. Fai il primo passo verso una guarigione che guarda alla tua persona nella sua interezza.

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Cambiamenti emotivi e stress: come l’osteopatia può accompagnarti nei momenti di transizione emotiva e professionale